Materiali puri, caricati, a base di, miscele...che confusione! -

Materiali puri, caricati, a base di, miscele...che confusione!

In un mondo dove la tecnologia della stampa 3D sta cercando di innovarsi per stare al passo con la stessa propria innovazione…
In un mondo dove l’industria e la manifattura professionale hanno bisogno di materiali più resistenti, versatili, adatti alle loro esigenze…
In un mondo dove i maker non si accontentano di stampare solo in plastica…
In questo mondo i filamenti per stampa 3D si devono adeguare!

Sono presenti sul mercato già numerosi materiali che si possono considerare come “puri” (ovvero formati da una sola termoplastica):

- PLA (ci teniamo a sottolineare che il PLA FILOALFA è 100% PLA 4043d Natureworks)
- ABS
- HIPS
- PETG

La fantasia, ma molto più spesso la necessità, porta a creare materiali con caratteristiche differenti. Si parla di caricati, miscele, filamenti “a base di”………facciamo un po’ di chiarezza!

Per unire due materiali diversi è necessario che questi appartengano alla stessa famiglia o che presentino caratteristiche di compatibilità gli uni con gli altri.

Ad esempio è possibile aggiungere al PLA del PHA per costituire un filamento con caratteristiche particolari, essendo questi facenti parte della stessa famiglia delle “bio plastiche”. Risulta invece molto difficile trovare l’equilibrio giusto per mescolare ABS e PLA in quanto non hanno caratteristiche adeguate di compatibilità (diverso punto di fusione, di transazione vetrosa, di degrado, comportamenti diversi alle temperature, ecc.)

Esistono comunque una serie di “compatibilizzanti” che permettono di far legare assieme materiali che normalmente non tenderebbero a legarsi chimicamente, ad esempio il PC-ABS oppure il PS-PE, solo per citarne due.

Nei casi sopra citati si parla sempre di “miscele”, in quanto si mescola (o, come si dice in gergo, “si taglia”) una plastica con un’altra plastica.

In parole povere:

  • Il termine “a base di” viene detto in riferimento al materiale presente in maggior quantità.
  • Il termine “taglio” viene detto in riferimento al materiale presente in minor quantità.

Caricare invece significa aggiungere materiali (solitamente non eccedenti il 25% del totale) che non fanno parte delle famiglia delle termoplastiche.

Tipi di caricature:

- atomizzato minerale (es: PLA FILOALFA TERRACOTTA);
- atomizzato metallico (es: PLA FILOALFA grigio metallizzato dove è presente un atomizzato di alluminio);
- fibre (es: Carbonio o Vetro – in studio nei laboratori FILOALFA);
- caricati speciali: microsfere acciaio e microsfere vetro.

Le caricature hanno scopi differenti le une dalle altre:

- caratteristiche di stampa
- dettagli
- finitura speciale
- resistenza

Prendiamo ad esempio il PLA TERRACOTTA FILOALFA: il filamento è a base PLA con l’aggiunta di atomizzato minerale e master terracotta. Migliora la durezza del PLA e dona una rilavorabilità dell’oggetto stampato con una finitura superficiale che si avvicina a quella della terracotta originale.

NB: fare attenzione ai caricati ad esempio fibra carbonio che potrebbero consumare l’estrusore! Non c’è invece nulla da temere con le caricature atomizzate minerali FILOALFA in quanto sono testate e garantite.

Un consiglio spassionato dal vostro GURU: fate attenzione quando vi promettono filamenti caricati con materiali particolari, spesso ci si può ritrovare con del cartone al posto del legno oppure con materiali non “a base di” materiali rivoluzionari, ma solamente “caricati”!

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