Help3d e i filamenti caricati
Parliamo di filamenti caricati con Help3d
Fibre di carbonio, fibre di vetro, caricati con nanotubi, polveri, quali sono le differenze?
Quali materiali sono più adatti alla mia stampante 3D?
Queste sono solo alcune domande emblematiche che ti puoi essere fatto sui filamenti caricati per la stampa 3D. Cerchiamo di scogliere qualche dubbio insieme a Help3d, ma se ti rimane ancora qualche domanda, chiedi ai nostri esperti
Filamenti stampati in 3D caricati, quale scegliere?
I filamenti per la stampa 3D sono realizzati con compound, oppure resine base, ai quali si possono aggiungere additivi (anti-UV, anti-fiamma, colori, etc.), cariche minerali o fibre di rinforzo.
Le cariche sono prevalentemente polveri minerali e fibre naturali o minerali che vengono aggiunte alla resina base per conferire al filamento per la stampa 3D delle caratteristiche particolari.
Ad esempio tra le cariche troviamo il carbonato di calcio per dare stabilità dimensionale a polimeri come il nylon, il nitruro di boro e le ceramiche per la conducibilità termica, le cariche metalliche per la conducibilità elettrica e il talco e il caolino per aumentare il modulo elastico del compound.
Si parla invece di rinforzi quando vengono aggiunte delle fibre, sia naturali che artificiali o minerali come il vetro, il carbonio e le aramidiche.
Questi rinforzi possono abbassare il costo di un compound, opacizzare la finitura superficiale, favorire la cristallizzazione di determinati polimeri o conferire loro maggiori performance tecniche.
In particolare per aumentare le meccaniche dei pezzi stampati in 3D, si cerca di aggiungere ai polimeri di base un rinforzo sotto forma di fibra.
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Il nostro responsabile R&D Antonio Berera è stato invitato da Help3d sul suo canale Youtube a parlare di filamenti caricati carbonio, grafene, marmo e altri materiali.